Carlton Ettore Francesco Myers nasce a Londra il 30 marzo 1971, figlio di Leroy Myers, un talentuoso sassofonista originario dell'isola caraibica di Saint Vincent, e di Marisa Mazzotti, una donna italiana proveniente da Perticara, un piccolo borgo dell'Emilia-Romagna. La coppia si era trasferita nella capitale britannica per motivi lavorativi, con Leroy impegnato nella sua promettente carriera musicale. Questo background multiculturale avrebbe in seguito influenzato profondamente la personalità e la carriera di Carlton.
All'età di nove anni, Carlton si trasferisce con la madre a Rimini, una mossa che si rivelerà cruciale per il suo futuro nel basket. È qui che il giovane Myers muove i suoi primi passi nel mondo della pallacanestro, iniziando a frequentare i campetti locali e mostrando fin da subito un talento naturale per questo sport.
Sotto la guida attenta di Claudio Papini, un allenatore locale che riconobbe immediatamente il potenziale del ragazzo, Myers inizia a sviluppare le sue straordinarie capacità cestistiche nelle giovanili del Basket Rimini. Papini diventa per Carlton non solo un mentore tecnico, ma anche una figura paterna, aiutandolo a integrarsi nella nuova realtà italiana e a coltivare la sua passione per il basket.
Durante gli anni delle giovanili, Myers si distingue per la sua eccezionale capacità realizzativa, il suo atletismo fuori dal comune e una naturale predisposizione al gioco di squadra. Queste qualità lo portano rapidamente a emergere come uno dei talenti più promettenti del panorama cestistico italiano.
Il 1° ottobre 1988 segna una data storica nella carriera di Myers: a soli 17 anni, fa il suo esordio nel professionismo con la maglia del Basket Rimini in Serie A2. La partita si gioca contro la Pallacanestro Firenze. Questo momento rappresenta l'inizio di una carriera che avrebbe lasciato un'impronta indelebile nel basket italiano.
L'importanza di Carlton Myers per il basket italiano va ben oltre i numeri e i trofei conquistati. Myers ha rappresentato un punto di svolta per questo sport in Italia, elevando il livello di gioco e attirando l'attenzione del pubblico con le sue prestazioni spettacolari.
La sua storia personale, figlio di un musicista caraibico e di una donna italiana, ha fatto di lui un simbolo di integrazione e successo multiculturale nello sport italiano. Myers ha aperto la strada a molti altri giocatori di origine straniera, dimostrando che il talento e la dedizione possono superare qualsiasi barriera culturale o sociale.
Come giocatore, Myers ha ridefinito il ruolo di guardia tiratrice nel basket italiano ed europeo. La sua capacità di segnare con costanza e di essere decisivo nei momenti cruciali ha ispirato una generazione di giovani giocatori, contribuendo a elevare il livello complessivo del gioco in Italia. Il suo impatto si è esteso anche al di fuori del campo. Myers è diventato un ambasciatore del basket italiano, rappresentando il paese in competizioni internazionali e contribuendo a aumentare la visibilità e il prestigio di questo sport a livello nazionale e internazionale.
Carlton Myers rimane una delle figure più iconiche e influenti nella storia del basket italiano. La sua carriera, caratterizzata da prestazioni straordinarie, record impressionanti e un impatto duraturo sul gioco, lo ha consacrato come una vera leggenda dello sport. Il suo lascito continua a ispirare giocatori e appassionati, ricordando a tutti che con talento, dedizione e passione, è possibile raggiungere l'eccellenza e lasciare un segno indelebile nel mondo dello sport. Andiamo a ripercorrere insieme il suo viaggio ed i segni indelebili lasciati durante il suo peregrinaggio cestistico nei club, in Eurolega e con la nazionale italiana.
Basket Rimini - 1988 > 1992
Sotto la guida dell'allenatore Claudio Papini, Myers cresce esponenzialmente. Affiancato da compagni di squadra come Massimo Ruggeri e Darren Phillip, il giovane talento diventa rapidamente il punto di riferimento della squadra. Nella stagione 1990-91, Myers trascina la squadra alla promozione in A2, vincendo contemporaneamente il titolo italiano juniores, una doppietta che sottolinea la sua capacità di eccellere sia a livello giovanile che senior
L'anno successivo, il 1991-92, Myers domina il campionato di A2, portando Rimini in Serie A1 con prestazioni straordinarie.
Al termine della sua esperienza riminese, le sue statistiche parlano chiaro: 26,8 punti, 3,5 rimbalzi e 2,8 assist di media, numeri che lo consacrano come uno dei migliori prospetti del basket italiano.
Victoria Libertas Pesaro - 1992 > 1994
Il trasferimento a Pesaro segna l'ingresso di Myers nel grande basket. Allenato da Stefano Pillastrini e al fianco di veterani come Walter Magnifico e Darren Daye, Carlton continua la sua crescita.
La stagione 1993-94 è particolarmente memorabile: Myers guida la squadra alle finali scudetto, perse contro la Virtus Bologna, ma si distingue con una media di 27,4 punti nei playoff.
Le sue statistiche finali a Pesaro (24,3 punti, 3,8 rimbalzi e 2,7 assist di media) confermano la sua ascesa tra i migliori giocatori del campionato.
Basket Rimini – 1994 > 1995
Il ritorno a Rimini per una stagione è caratterizzato da prestazioni stellari.
Allenato da Piero Pasini e in coppia con il talentuoso Rodney Monroe, Myers si conferma come uno dei migliori realizzatori del campionato.
La sua media di 29,6 punti, 4,1 rimbalzi e 3,2 assist per partita lo pone al vertice delle classifiche individuali.
Fortitudo Bologna – 1995 > 2001
Il periodo alla Fortitudo Bologna rappresenta l'apice della carriera di Myers. Sotto la guida di allenatori del calibro di Sergio Scariolo e Petar Skansi, e giocando al fianco di stelle come Gregor Fučka e persino la leggenda NBA Dominique Wilkins, Myers raggiunge la sua piena maturità cestistica.
In questo periodo, vince lo Scudetto nella stagione 1999-2000, una Coppa Italia nel 1998 e due Supercoppe italiane (1998 e 2000).
Le sue prestazioni in Eurolega sono particolarmente notevoli: nella stagione 1998-1999, Myers guida la Fortitudo fino alle Final Four, mantenendo una media di 18,7 punti a partita nella competizione. La sua abilità nel segnare nei momenti cruciali e la sua leadership in campo fanno di lui uno dei giocatori più temuti d'Europa.
Virtus Roma – 2001 > 2004
A Roma, Myers continua a dimostrare la sua classe. Allenato da Attilio Caja e giocando al fianco di talenti come Dejan Bodiroga e Marko Jarić, mantiene un alto livello di gioco.
Le sue medie di 20,7 punti, 3,0 rimbalzi e 2,4 assist confermano la sua costanza ad alto livello.
In Eurolega, Myers continua a brillare, guidando la Virtus Roma con prestazioni di rilievo e confermandosi come uno dei migliori realizzatori italiani nella competizione continentale.
Mens Sana Siena – 2004 > 2005
Guidato da coach Carlo Recalcati e con compagni del calibro di Riccardo Pittis e Bootsy Thornton, Myers vive una stagione di transizione.
Nonostante un leggero calo nelle statistiche (11,9 punti, 2,1 rimbalzi, 1,8 assist di media), il suo contributo alla squadra rimane significativo, soprattutto in termini di esperienza e leadership.
Termina la stagione 2005 nel CB Valladolid mostrando la sua versatilità e capacità di adattamento anche fuori dal campionato italiano. Nonostante la breve durata dell'esperienza, le sue medie (21,3 punti, 2,4 rimbalzi, 2,1 assist) testimoniano la sua capacità di adattarsi e eccellere anche in un campionato diverso da quello italiano.
Victoria Libertas Pesaro – 2005 > 2009
Il ritorno a Pesaro segna l'inizio della fase finale della carriera di Myers.
Nonostante l'avanzare dell'età, contribuisce in modo significativo alla doppia promozione della squadra dalla Serie B alla Serie A.
Le sue medie (13,6 punti, 2,3 rimbalzi, 1,9 assist) dimostrano che, anche nella fase calante della carriera, Myers rimane un giocatore di alto livello.
Al termine del contratto con Pesaro, gioca un'ultima stagione da professionista che vede Myers chiudere il cerchio, tornando nella città dove tutto era iniziato, a Rimini. Le medie con i Crabs sono di 15,7 punti, 2,8 rimbalzi e 2,2 assist, dimostrando di poter ancora essere un giocatore determinante, chiudendo la carriera con dignità e stile. Myers annuncia il suo ritiro ufficiale il 30 marzo 2011, nel giorno del suo 40° compleanno, chiudendo così una carriera straordinaria durata oltre due decenni.
Carlton e la nazionale italiana
La carriera di Myers con la maglia azzurra è altrettanto illustre. Debutta con la Nazionale italiana il 28 maggio 1992 a Trieste contro la Spagna, segnando l'inizio di un'avventura che lo vedrà protagonista per oltre un decennio.
In totale, disputa 130 partite ufficiali, segnando 1831 punti per una media impressionante di 14,1 punti a partita.
Il momento più alto della sua carriera in Nazionale arriva nel 1999, quando Myers, in qualità di capitano, guida l'Italia alla conquista della medaglia d'oro agli Europei in Francia. Questa vittoria rappresenta il culmine di un percorso che lo aveva visto già conquistare la medaglia d'argento agli Europei del 1997 in Spagna.
Myers partecipa anche ai Mondiali del 1998 e alle Olimpiadi di Sydney 2000, dove ha l'onore di essere il portabandiera della delegazione italiana, un riconoscimento non solo alle sue qualità sportive ma anche al suo ruolo di ambasciatore del basket italiano nel mondo.
Esperienze in Eurolega
L'esperienza di Myers in Eurolega merita una menzione speciale. Durante i suoi anni alla Fortitudo Bologna e alla Virtus Roma, si afferma come uno dei migliori realizzatori della competizione. La sua capacità di segnare nei momenti cruciali e di guidare la squadra nei momenti di difficoltà lo rendono un giocatore temuto in tutta Europa.
Particolarmente memorabile è la stagione 1998-1999 con la Fortitudo, quando Myers trascina la squadra fino alle Final Four, mantenendo una media di 18,7 punti a partita e realizzando alcune prestazioni indimenticabili contro le migliori squadre del continente.
Stile di gioco
Carlton Myers si distingueva per uno stile di gioco esplosivo e spettacolare. Alto 192 cm per 91 kg, Myers combinava una straordinaria agilità con una forza fisica notevole per un giocatore del suo ruolo. La sua capacità di penetrare verso il canestro, unita a un tiro dalla media e lunga distanza letale, lo rendeva un incubo per qualsiasi difesa.
Il suo marchio di fabbrica era la capacità di crearsi il tiro in qualsiasi situazione, spesso realizzando canestri di altissima difficoltà anche sotto pressione. Myers era noto per la sua abilità nel "clutch", ovvero la capacità di segnare nei momenti decisivi delle partite, una qualità che lo ha reso un giocatore fondamentale in molte vittorie cruciali sia a livello di club che con la Nazionale.
Oltre alle sue doti realizzative, Myers era anche un eccellente passatore e un buon rimbalzista per il suo ruolo. La sua visione di gioco gli permetteva di creare opportunità per i compagni, rendendolo non solo un realizzatore puro ma un giocatore completo e versatile.
Record e statistiche
Carlton Myers detiene ancora oggi alcuni dei record più impressionanti del basket italiano. Il più notevole è sicuramente quello dei 87 punti segnati in una singola partita del campionato italiano, realizzato contro Udine nella stagione 1994-95. Questo record testimonia non solo la sua straordinaria capacità realizzativa, ma anche la sua abilità nel prendere in mano la squadra nei momenti decisivi.
Altrettanto impressionante è il record di 41 punti segnati in una finale di campionato, realizzato contro Treviso nella stagione 1996-97. Questo primato, condiviso con la leggenda brasiliana Oscar Schmidt, sottolinea la capacità di Myers di elevare il proprio gioco nelle occasioni più importanti.
Nel corso della sua carriera ventennale, considerando campionati nazionali, competizioni europee di club e nazionale, Myers ha disputato un totale di 1.020 partite, segnando l'incredibile cifra di 18.395 punti. Questo si traduce in una media di 18,03 punti a partita, un dato che lo colloca tra i migliori realizzatori nella storia del basket europeo.
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